HOME CHI SIAMO CONTATTI COLLABORAZIONI Studio Emys consulenza naturalistico ambientale studio valutazione di incidenza valutazione di impatto ambientale valutazione ambientale strategica relazioni paesaggistiche fitodepurazione licheni Studio Emys consulenza naturalistico ambientale studio valutazione di incidenza valutazione di impatto ambientale valutazione ambientale strategica relazioni paesaggistiche fitodepurazione licheni


CONSULENZA TECNICO AMBIENTALE

PROGETTI DI BIOMONITORAGGIO DELLA QUALITA' DELL'ARIA

Studio Emys consulenza naturalistico ambientale studio valutazione di incidenza valutazione di impatto ambientale valutazione ambientale strategica relazioni paesaggistiche fitodepurazione licheni

Lo Studio EMYS, in collaborazione con la dott.ssa Cristina Delucchi, si occupa di progetti di monitoraggio sulla qualità dell'aria con lo studio dei licheni in qualità di bioindicatori.

L’inquinamento provoca nell’ambiente alterazioni che si riflettono sugli esseri viventi. Questi ultimi reagiscono con modificazioni strutturali e fisiologiche, fino ad arrivare, in casi estremi, alla morte. Il biomonitoraggio è lo studio di questi effetti su organismi viventi sensibili che vengono detti biondicatori.

I LICHENI EPIFITI COME BIOINDICATORI DI INQUINAMENTO ATMOSFERICO

Negli studi di biomonitoraggio dell’ inquinamento atmosferico si sono rivelati particolarmente idonei i licheni epifiti (che crescono sulla corteccia degli alberi).

Si tratta di organismi vegetali particolari frutto di una simbiosi tra un’alga verde (Chlorophycea) ed un fungo (Ascomycete). Il metabolismo dei licheni dipende esclusivamente dall’atmosfera, dalla quale assorbono sostanze nutritive, ma anche, inevitabilmente, inquinanti.

Le caratteristiche che li rendono ottimi bioindicatori sono numerose:

- Sono sprovvisti di apparato radicale, di cuticola, epidermide e di altre strutture che possano proteggerli dall’ambiente esterno. Il loro metabolismo, quindi, dipende prevalentemente dalle deposizioni secche e umide dell’atmosfera: sia gli elementi nutritivi che i contaminanti atmosferici vengono assorbiti (ed eventualmente accumulati) attraverso tutta la superficie del tallo.
- Sono attivi in tutte le stagioni
e per molti anni.
- A differenza di quanto si verifica nelle piante superiori, i licheni non possiedono apparati di escrezione in grado  di eliminare le parti del tallo vecchie o danneggiate.
- Sono organismi molto resistenti agli stress ambientali, infatti, possono sopportare temperature estreme e lunghi periodi di aridità.
- Sono dotati di crescita lenta e di grande longevità, che permettono di valutare l’inquinamento su tempi lunghi.

- Sono sensibili agli inquinanti: tale sensibilità non deve essere né troppo elevata né troppo bassa, in quanto nel primo caso l’organismo morirebbe cessando di fornire dati, nel secondo le sue variazioni non sarebbero rilevabili.
- I licheni presentano diversi gradi di tolleranza nei confronti dei contaminanti a seconda delle specie, delle sostanze tossiche, delle condizioni climatiche (precipitazioni, temperatura, venti dominanti) ed orografiche.

Le variazioni ambientali determinate dall’inquinamento alterano l’equilibrio tra i due simbionti. I principali effetti riscontrabili sono i seguenti:

- Riduzione dei processi fotosintetici e respiratori
- Alterazione delle dimensioni, della forma e del colore del tallo
- Riduzione della fertilità: diminuisce il numero di propaguli vegetativi (soredi e isidi) e di corpi fruttiferi che raggiungono anche dimensioni inferiori. In alcune specie la riproduzione sessuata lascia completamente il posto a quella vegetativa, prima di subire variazioni a sua volta

- Riduzione del numero di specie nel tempo e nello spazio.

TECNICHE DI BIOMONITORAGGIO 

Si basa sulle caratteristiche elencate la tecnica di monitoraggio contenuta nel Manuale APAT del 2001.

L’indice utilizzato prende il nome di I.B.L. (Indice di Biodiversità Lichenica) ed esprime la frequenza delle specie licheniche presenti sugli alberi monitorati. 
La scelta di utilizzare i licheni epifiti, oltre alla caratteristiche già citate, è motivata dall’omogeneità genetica delle scorze degli alberi idonei al rilevamento, che riducono l’influenza di fattori ecologici indipendenti dall’inquinamento che potrebbero alterare i valori di biodiversità.

I licheni reagiscono principalmente a due sostanze fitotossiche, SO2 e NOx, mediante le seguenti risposte:
- diminuzione del numero di specie
- diminuzione della loro frequenza/copertura.

I valori di IBL ottenuti sono valutati in base ad una scala che esprime un giudizio sull’allontanamento dalla situazione di naturalità al quale corrisponde, a sua volta, un determinato grado di inquinamento.

Per maggiori informazioni scaricate il nostro CURRICULUM VITAE oppure scrivete a info@studioemys.it oppure telefonate a Elena 347.7330414